Tecnica del canto a tenore

Qualsiasi argomentazione riguardo alla “tecnica musicale” del canto a Tenore ha bisogno di una premessa essenziale: il canto a tenore è difficilmente riducibile ad uno schema generale. Esso risente delle stesse peculiarità della lingua sarda, parlata in ogni singolo paese (a volte all’interno dello stesso paese con caratteristiche proprie nei diversi quartieri “bichinaos”) in modo originale e “diverso”. Così il canto ha modi a volte esclusivi in ogni singola comunità che lo esprime. E’ questo, insieme alla trasmissione orale tipica della cultura sarda, il motivo per cui non esistono partiture musicali per tenore. Lo schema che proponiamo è per ciò riducibile, per altro con alcune approssimazioni, alla modalità “moda” “a sa nugoresa” il modo di cantare di Nuoro.

Fatta questa doverosa premessa possiamo suddividere l’espressione del canto essenzialmente in due modi “maneras”: canto “a sa seria” e canto “a boche ‘e ballu”.

Se si vuole introdurre un’ulteriore sottocategoria (unicamente a scopo illustrativo, poiché in ogni modo comprensibile all’interno della categoria “a sa seria”) possiamo distinguere, ancora, il canto sacro.

“Sa seria”
Fanno parte di questa categoria i modi “a isterrias e ziradas”, “sos muttos ”, “a s’andira”, “sos gosos”.

E’ proprio l’ultima modalità elencata (a gosos) che possiamo identificare come canto sacro, tenendo però conto del fatto che questa stessa “manera” è cantata, fors’anche per blasfemia, con testi tutt’altro che sacri (si pensi a Nuoro al canto “Zia Tatana Faragone” o a “Sos gosos de sant’Antoni de Lodè” cantati nell’omonimo paese dell’alta baronia e dal contenuto parodistico o, se lo si vuole definire sacro, ben al di là della sacralità “compresa” dalla dottrina cattolica).

Sa boche ‘e ballu
E’ per antonomasia il canto della festa, infatti, rientrano in questa categoria tutti i balli cantati a tenore per permettere alla comunità di avere un accompagnamento vocale in luogo dell’organetto diatonico, della chitarra, launeddas etc… Nel capoluogo si conoscono: “su Ballu tundu”, “su Passu Torrau”, “su Dillu”, secondo alcuni cantori anche “sa Danza”.

Il canto a tenore è formato da quattro voci esclusivamente maschili, ognuna con un ruolo e un registro musicale ben identificabile.

Sa Boche
E’ il solista del gruppo ed allo stesso tempo il “direttore del coro” giacché introduce sempre il canto, stabilendo contemporaneamente, come modulare il testo che intende proporre, quale tonalità dare al canto, quale ritmo, la melodia che definirà il contenuto stesso della poesia.

Sa Contra e Su Bassu
Sono le due voci gutturali che forniscono al coro sia il ritmo che l’armonia, pronunciando delle sillabe (bam-bim-bai, bim-baram-bai, bom-bim-bo etc…) senza senso, eccezion fatta per il canto “a s’andira” e “a gosos” eseguendo i quali cantano vere e proprie parti di testo.

Su Bassu
Ascoltata l’ultima nota cantata dalla Boche, risponde con la tonica all’ottava bassa esibendosi in un pedale armonico pressoché costante che varia solo al variare della tonalità, quando sa Boche lo richiede.

Sa Contra
Canta la quinta rispetto all’ultima nota lasciata dalla Boche dettando la dinamica dell’accompagnamento, ritmandolo secondo le variazioni che il solista improvvisa. E’ la voce delle due gutturali alla quale è richiesto un surplus di virtuosismo ed un’attenzione particolare alle variazioni della melodia.

Sa Mesu-Boche
Canta la terza maggiore dell’ottava alta, sempre rispetto all’ultima nota lasciata da sa Boche, è la voce più acuta del tenore ed è quella che gode anche di maggiore libertà nell’esprimersi. Ad essa sono affidate le melodie più orecchiabili del coro ed il compito di “frorire su cantu”. Per il profano sa Mesu-Boche è il tenore stesso, la voce che “sente prima”.
Canta anch’essa delle sillabe senza senso ( le-llere-le, le-llere-le-le- ) e anche per questa voce vale l’eccezione della modalità “a sandira” e “a gosos”, nelle quali canta parti di testo.

Alla fine di questa piccola digressione se ci si domanda come cantano le tre voci che formano il coro del Tenore? Di là da schematizzazioni e approssimazioni tecniche, vale per noi la risposta che più di un cantante anziano ci ha dato “Iscurtae sa Boche” ascoltate la voce.

Glossariu de sos termines impreaos in s’ambitu de su cantu a tenore

Glossario dei termini utilizati nell’ambito del canto a tenore

  • Cantu a: tenore / cuncordu / cuntzertu / cuntratu / cussertu: maneras diferentes de mutire su cantu a tenore. Non si depet cuffundere su cuncordu chin su cantu a cuncordu relizosu a chimbe boches e chentza su bassu guturale tipicu de su tenore.
  • Canto a Tenore / cuncordu /cuntzertu / cuntratu / cussertu:sono i differenti modi con i quali si chiama il canto a tenore. Il termine cuncordu, utilizzato per il tenore non si deve confondere con il canto a cuncordu a cinque voci, senza il basso guturale tipico del tenore e di origine religiosa
  • Boche/voce solista: est su cantadore chi isterret (canta), sas poesias o sas cantones / colui che canta le poesie o le canzoni
  • Bassu/basso – Contra o Cronta/Contra:sun sos cantadores chi fachen sas boches gutturales de su tenore / sono i cantanti che eseguono le voci gutturali.
  • Mesu boche/mezza voce: est sa boche chi acumpanzat sa melodia de sa boche/ è la voce che accompagna la melodia della voce solista.
  • Zippiri / variante de sa mesu boche chi cantat chind’unu puntu azicu prus artu de su de sa mesu / variante della mezza voce che completa l’accordo del tenore
  • Cambas: sas cambas de su tenore / esempio: sas cambas, ovvero i componenti del tenore, intendasi le quattro voci che compongono il gruppo dei cantanti.
  • Su Cantu: A sa seria e a boche de ballu / Il canto: serio o per i balli: su cantu podet essere a sa seria o a boche de ballu / il tipo di canto eseguito può essere serio oppure più dinamico per l’esecuzione dei balli.
  • Sa seria – a isterrias, a ziradas, a mutos: sun tres maneras diferentes de cantare a sa seria / sono tre modi diversi di interpretare il canto serio.
  • Ballos/balli: Lumenes de sos ballos / nomi dei balli: nugoresu, passu torrau, dillu, danza (Nùgoro-Nuoro), turturinu, de tres, tundu, brincu, durdurinu e ateros (de ateras biddas/di altri paesi).

Cando si cantat / Quando si canta

  • “Pesa una boche” o puru “tumba tenore” o puru “ajò canta”, o puru “isterre!”: Maneras differentes impreadas dae sos cantadores cando si cheret cumintzare a cantare. / modi diversi attraverso i quali i cantanti si spronano a vicenda per dare inizio ad un canto.
  • “Zirala” o puru “zira sa boche”: cando sos cantadores dimandan a sa boche de colare dae su cantu a isterrias a su cantu a ziradas / quando i cantanti chiedono alla voce di passare dal canto serio a isterrias, a quello a
  • Puntu – su puntu / il punto: est sa nota chi benit dada dae sa boche / si tratta della tonalità che viene data dalla voce nell’esecuzione del canto.
  • Artzia su puntu o abbassia su puntu / alza il punto o abbassalo: cando su tenore pedit a sa boche de artziare o abbassiare su puntu / espressione utilizzata dai membri del tenore, (generalmente bassu, contra o mesu boche), per chiedere alla voce di alzare o abbassare la tonalità del canto in esecuzione.
  • Bassu Tundu/arridu: maneras de differentziare su sonu de unu bassu dae un ateru / modi diversi per definire le differenze di suono prodotte da chi esegue il ruolo di basso
  • Contra metallica: definitzione de su sonu de sa contra / modo per descrivere il suono metallico tipico di alcune contre.
  • Boche crapina / voce caprina: manera impreada pro bantare una boche, siet pro sa melodia chi pro sa craresa / è un espressione tipica utilizzata per descrivere una bella voce.( La traduzione letterale nell’italiano “caprina”, non è probabilmente appropriata).
  • “Prus pasada” / “più tranquilla”: si nat gai cando sos cantadores cheren chi sa boche cantet sa poesia chin unu ritmu prus pasau. Podet esser fintzas sa boche a pedire a su tenore de lu sichire cantande prus a bellu / espressione utilizzata quando il tenore, richiede alla voce di eseguire il canto con un ritmo più blando, più serio, più “riposato” Può capitare che sia la voce invece che richieda al tenore di seguirlo in modo più “riposato”, con un ritmo più blando.

Ottava – grope – sonetto – mutu – gosos: sun zertas maneras de mutire sas poesias e pican su lumene dae su numero de sos versos impreaos. sonoalcuni dei modi utilizzati per definire le poesie che vengono cantate. Il nome è legato essenzialmente al numero dei versi utilizzati nella composizione.